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Marina Spada

(Milano, 1957), laureata in Storia della Musica e diplomata alla Scuola d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro a Milano, ha lavorato per la pubblicità, per la televisione e ha diretto numerosi documentari e videoritratti. Dal ‘93 alterna il lavoro di docente presso la Scuola di Cinema di Milano con l’attività di regista e di produttore esecutivo (Fuori vena di Tecla Taidelli presentato al Festival di Locarno e di Sulmona e Mar Nero di Federico Bondi, presentato in Concorso ufficiale al Festival di Locarno 2008). Il suo primo lungometraggio, Forza cani, è stato presentato al Festival di Bellaria. Come l’ombra, selezionato alle Giornate degli Autori 2006, ha poi partecipato ai maggiori festival internazionali vincendo numerosi premi, tra cui il Premio della Critica come miglior Regia al Montpellier Film Festival e al Festival di Tolosa, il Premio per la Miglior Attrice al Festival del Cinema Italiano di Mons in Belgio e al Festival Nouvelle Air in Francia e il Premio per la Miglior Regia al Festival di Mar del Plata in Argentina.

Poesia che mi guardiè una riflessione sulla poesia e sulla sua necessità. Amo la poesia e amo i poeti perchè danno voce, coraggiosamente, a ciò che di solito è taciuto. Antonia Pozzi, in particolare, mi aveva fulminata perché la sua poesia è libera, carnale, sincera. Mi affascinava questa giovane donna costretta a nascondere, dietro l’apparenza borghese, una passionalità intensa che mal si conciliava con le strettoie e le convezioni dell’epoca. Antonia Pozzi, sola perchè troppo avanti per essere capita, ha saputo guardare, senza ritrarsi, la bellezza e il dolore del mondo e a testimoniare se stessa. Morta suicida, come spesso è accaduto alle donne poeta, è nata e vissuta a Milano, come me.
Marina Spada