|
|
|
|
|
|
|
Yannick Dahan (Toulouse, Francia, 1972) ha conseguito un Master in Storia dell’Arte presso l’Università di Parigi, e uno in Storia socio-culturale, all’Università di Versaille, St Quentin-en-Yvelines. Ha iniziato a lavorare come critico cinematografico, tra gli altri per il mensile «Positif». Ha condotto ed è stato autore di programmi televisivi, tra questi Frisson Break, trasmesso su Ciné Cinéma Frisson, e Séance interdite (Canal +). Ha prodotto e diretto, insieme Benjamin Rocher, La horde, il primo film francese sugli zombie.
La horde è un’opera di finzione radicale, non necessariamente interessata alla presentazione di una violenza implicita o gratuitamente esplicita, poiché preferisce concentrarsi sullo sviluppo dei personaggi e sull’ambiente tematico che fa da sfondo alle loro storie. Inizialmente, sia i poliziotti che i banditi sono in un vero e proprio vicolo cieco psicologico. Per molti aspetti il raid punitivo dei poliziotti è una missione suicida… Messi insieme dalle circostanze e dal loro istinto di sopravvivenza, costretti a unirsi per affrontare il pericolo, i personaggi restano fondamentalmente soli. Sorprendentemente, forse persino in modo iconoclastico, in fondo La horde è un vero film morale. Ci rifiutiamo di scusare o tentare di giustificare la decisione dei poliziotti di farsi giustizia da soli. Naturalmente non è nemmeno possibile nascondere che i nostri gangster “sopra le righe” siano dei pericolosi psicopatici. Eppure, questi personaggi, che inizialmente risultano antipatici, alla fine riveleranno la loro umanità mostrando i loro conflitti interiori e ciò che si nasconde dietro il loro apparente manicheismo.
Yannick Dahan & Benjamin Rocher
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|