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Benjamin Rocher (Les Lilas, Francia, 1977) ha studiato Arte applicata alle immagini e alla tecnologia. Ha lavorato nell’animazione 3D e negli effetti speciali. Da sei anni è produttore e regista. Nel 2007 ha fondato con Yannick Dahan la casa di produzione Capture The Flag Films e ha co-diretto con il suo socio, Rivoallan, il cortometraggio che ha preceduto La horde. In precedenza ha realizzato Ticket-Land, cortometraggio con riprese reali ed effetti speciali in 3D, e HominusRex Creator, cortometraggio d’animazione.
La horde è un’opera di finzione radicale, non necessariamente interessata alla presentazione di una violenza implicita o gratuitamente esplicita, poiché preferisce concentrarsi sullo sviluppo dei personaggi e sull’ambiente tematico che fa da sfondo alle loro storie. Inizialmente, sia i poliziotti che i banditi sono in un vero e proprio vicolo cieco psicologico. Per molti aspetti il raid punitivo dei poliziotti è una missione suicida… Messi insieme dalle circostanze e dal loro istinto di sopravvivenza, costretti a unirsi per affrontare il pericolo, i personaggi restano fondamentalmente soli. Sorprendentemente, forse persino in modo iconoclastico, in fondo La horde è un vero film morale. Ci rifiutiamo di scusare o tentare di giustificare la decisione dei poliziotti di farsi giustizia da soli. Naturalmente non è nemmeno possibile nascondere che i nostri gangster “sopra le righe” siano dei pericolosi psicopatici. Eppure, questi personaggi, che inizialmente risultano antipatici, alla fine riveleranno la loro umanità mostrando i loro conflitti interiori e ciò che si nasconde dietro il loro apparente manicheismo.
Yannick Dahan & Benjamin Rocher
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