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UN DOCUMENTARIO CATTURA LO SPIRITO INDOMITO DI VITTORIO DE SICA
11/09/2009
Protagonista dell’ultimo documentario di Mario Canale e Annarosa Morri, Vittorio D. è uno dei più famosi, stimati e influenti registi di sempre, Vittorio De Sica. Come era prevedibile, il film ha provocato un lungo applauso alla fine della sua proiezione alle Giornate degli Autori.

Per mettere insieme i materiali per il film, i registi hanno parlato con la famiglia De Sica e con più di 40 tra registi e attori – compresi, tra gli altri, Woody Allen, Paul Mazursky, Mario Monicelli e Shirley Maclaine – e hanno usato materiali d’archivio tratti da un documentario realizzato su De Sica nel 1960.

Ciò che emerge con forza è l’impenitente, ostinata voglia di vivere di De Sica. Il film mostra la sua vita privata (la sua passione per il gioco, il rapporto con i figli) e, naturalmente, il suo passaggio da attore di grido in commedie leggere a uno di padri del cinema moderno, socialmente impegnato.

Forse la parte più commovente di questo documentario in quattro parti è l’ultima, intitolata “Lezioni di regia”. Si tratta di lettere che De Sica scrisse a sua figlia Emi, dai set di molti suoi film. Ricca di osservazioni sul cinema, sulla vita e sul lavoro, cattura al meglio lo spirito di un uomo che era un artista nel senso pieno del termine.

All’incontro dopo la proiezione, Emi e suo fratello Manuel hanno detto di essersi emozionati molto nel vedere il film sul grande schermo. “Per la prima volta abbiamo visto un documentario su nostro padre che ci soddisfa e che lo rappresenta a pieno”, ha detto Emi.

Suo fratello Manuel, compositore di musiche da film, si è detto d’accordo, aggiungendo: “Dopo 40 anni trascorsi ad ascoltare le colonne sonore dei suoi film, sentire la musica di Miracolo a Milano mi fa ancora venire la pelle d’oca. Qua e là, qualcuno nel film dice qualcosa di strano, e questo era prevedibile. Ma questo documentario è il più bello mai realizzato su mio padre, perfino più bello di quelli girati quando era ancora in vita”.

Nonostante l’incredibile quantità di materiali dai quali attingere, Canale e Morri sono scontenti per non essere riusciti ad ottenere e ad inserire gli estratti di alcuni film. “In alcuni casi abbiamo dovuto usare delle foto al posto degli estratti che volevamo” ha detto la Morri, “perché alcuni detentori dei diritti ci hanno chiesto dai 5.000 ai 10.000 euro al minuto. E questo non per i capolavori che ha girato, ma per i film minori nei quali aveva recitato come attore!” E i registi avevano a disposizione un budget complessivo di 100.000 euro.

Il film è stato prodotto dalla Surf Film e da La7, che manderà in onda il documentario il 13 novembre, alla fine di una settimana dedicata interamente ad una retrospettiva sui film di De Sica.

E’ stato pre-venduto in Brasile e in Argentina, e i registi sperano di arrivare anche negli Stati Uniti e in altri territori grazie alle eventuali vendite al prossimo mercato televisivo MIPCOM (5-9 ottobre).

Nella photogallery (a sinistra), immagini della presentazione a Venezia.

Report di Natasha Senjanovic per www.cineuropa.org