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ALLOUACHE TORNA A VENEZIA CON UN FILM SUI CLANDESTINI
08/09/2009
Il regista pluripremiato Merzak Allouache torna al Lido, nella sezione delle Giornate degli Autori, con la coproduzione franco-algerina Harragas. Il film è un ritratto realistico dei brûleurs, letteralmente quegli algerini che bruciano i loro documenti per emigrare illegalmente in Europa (normalmente via mare), in cerca di una vita migliore.

La storia si incentra su un gruppo di giovani algerini, uomini e donne, dei loro preparativi e del loro imbarcarsi per un pericoloso viaggio verso la Spagna. Il viaggio che intraprendono è reso ancora più difficile da un personaggio misterioso che li costringe a prenderli a bordo minacciandoli con una pistola. Il regista ha detto che l’ispirazione per questo film gli è venuta dalla quotidiana pioggia di notizie sui giovani nord-africani che muoiono cercando di fuggire dal loro paese.

Ma, all’incontro con il pubblico dopo la proiezione, Allouache ha raccontato di aver deciso durante le riprese che Harragas avrebbe dovuto contenere due messaggi. “Noi registi dei cosiddetti paesi in via di sviluppo non possiamo limitarci a raccontare storie d’amore” ha affermato. “Nel mio caso, non volevo mostrare solo dei giovani che desiderano sfuggire alla povertà e alla miseria, ma anche una società chiusa alla sua gente. Nel senso che una parte dei cittadini del mondo possono muoversi liberamente, mentre l’altra non può”.

Ha spiegato che, assieme all’attore esordiente Seddik Benyagoub, altri tre membri del cast del film avrebbero dovuto essere a Venezia. Purtroppo, a differenza di Benyagoub, è stato negato loro il visto, senza nessuna ragione apparente.

Allouache inizialmente era preoccupato che non gli venissero assegnati fondi pubblici, dato il tema trattato dal film, e invece non è stato così. Perfino Canal + e France 2 Cinema si sono dimostrati ansiosi di sostenere il progetto, nonostante il fatto che il film non abbia niente a che vedere con la Francia. Il regista ha poi ringraziato la produttrice Véronique Rofé, senza il cui sostegno e la cui determinazione, ha detto, il film non sarebbe mai stato realizzato.

Le vere difficoltà si sono manifestate durante le riprese. Benyagoub ha raccontato: “Abbiamo girato in condizioni molto complicate a causa di tutto il tempo da trascorrere su una barca, circondati dall’acqua. Faceva freddo e alcuni soffrivano anche il mal di mare”.

Sia Allouache che Benyagoub sperano che il film dissuada i giovani algerini a lasciare il paese in un modo che appare suicida. “Speriamo che comincino a cercare altre soluzioni e mirino a lottare per migliorare le condizioni politiche e sociali nel loro paese” ha concluso Allouache. Harragas è stato prodotto dall’algerina Baya Films e dalla Libris Films, che ha sede a Parigi, con un budget di 1,9 milioni di euro. Il venditore internazionale è Doc & Film International, già in trattative per la distribuzione del film in diversi territori. Il film non ha ancora un distributore algerino, né un distributore francese.

Nella photogallery (a sinistra), immagini della presentazione a Venezia.

Report di Natasha Senjanovic per www.cineuropa.org