NEWS



REGISTI
FILM
PROGRAMMA
PRESENTAZIONE
REGOLAMENTO
PARTNERS
CONTATTI
EDIZIONE IN CORSO
LAVORARE INSIEME PER UNA NUOVA LEGGE SUL CINEMA ITALIANO
06/09/2009
Nell’incontro dedicato all’emergenza cultura e in particolare al cinema italiano, dal titolo “Dalla protesta alla proposta”, il dato principale emerso è la necessità di arrivare alla definizione di una nuova legge di sistema che dia risorse a tutta la filiera, creativa e produttiva, del cinema italiano.

Alla fine di un lungo e intenso dibattito, condotto da Maurizio Sciarra ed Emidio Greco e moderato da Roberto Barzanti, protrattosi ben oltre l’orario previsto, il senatore Vincenzo Vita ha invitato tutti a partecipare alla discussione della nuova legge sul cinema, suggerendo l’idea di creare subito un gruppo di lavoro propedeutico alla riformulazione di un testo di legge condiviso dai professionisti del cinema, arrivando entro la fine del mese a un nuovo articolato da discutere con il comitato ristretto parlamentare che dovrà seguire l’iter delle proposte di legge. Un riconoscimento, quello del senatore vita, ai movimenti che hanno reagito ai tagli governativi e che hanno in un certo modo spinto il governo a una riconsiderazione di una legge sul cinema e una proposta che nelle sue parole è naturalmente estesa anche alle forze politiche oggi non rappresentate in parlamento ma che da tempo affiancano le rivendicazioni dei lavoratori dello spettacolo.

Fermo restando il reintegro immediato del FUS, tra i punti centrali sottolineati, vi sono: la creazione di un Centro Nazionale di Cinematografia, ovvero una struttura autonoma in grado di guidare il settore cinematografico italiano; la garanzia di finanziamenti certi e congrui, e la tassa di scopo a carico di chi attraverso l’utilizzo di opere cinematografiche realizza profitti (televisioni private, server, compagnie telefoniche, etc.).

Ulteriore punto messo in evidenza non solo dai relatori ma anche dai tanti produttori, registi e più in generale dagli esponenti del mondo cinematografico italiano convenuti all’incontro, è il ruolo di rilievo assunto dalle Regioni che non deve però sostituirsi allo quello dello Stato.

Emidio Greco ha sottolineato che il sistema cinematografico italiano versa in condizioni economiche molto gravi, in quanto manca quasi totalmente di un vero e proprio mercato, ritenuto ingessato e distorto. Rivedere la questione delle distribuzioni è dunque d’obbligo come stabilire i criteri dell’erogazione dei finanziamenti, al fine di impedire che i più forti continuino a monopolizzare il sistema e i più deboli continuino a essere più deboli. Sempre secondo Greco il problema maggiore si riferisce alla distribuzione, perché i film in uscita nella maggior parte dei casi non riescono a raggiungere l’intero territorio italiano.