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LA VILLA DEGLI AUTORI APRE AL CINEMA ITALIANO
03/09/2009
Con la distribuzione di un ironico kit di sopravvivenza contenente una bustina di riso nero, il “Riso amaro”, da parte del MoVEM, e un breve incontro con alcuni registi della Mostra per fare il punto sulla protesta contro i tagli al FUS, le Giornate degli Autori hanno inaugurato questo pomeriggio il loro spazio alla Villa degli Autori. Hanno preso la parola tra gli altri: Francesca Comencini, Ugo Gregoretti, Gisella Belgeri, Susanna Nicchiarelli, Marco Simon Puccioni. Tra i presenti: Mario Monicelli, Stefano Rulli, Citto Maselli, Andrea Purgatori, Ottavia Piccolo, Roberto Cicutto, Domenico Procacci, Marco Müller, Luigi Diberti, Pasquale Scimeca, Piero Maccarinelli. Gli autori presenti a Venezia e i rappresentanti delle associazioni dello spettacolo hanno letto tre documenti distinti che riportiamo qui di seguito.


Documento letto da Francesca Comencini a nome di un gruppo di autori presenti alla Mostra
La cultura e l’arte rappresentano i tratti storicamente distintivi dell’Italia nel panorama internazionale, elementi fondanti della sua identità e insieme risorse decisive di una delle industrie trainanti per la sua economia, come il turismo.
Eppure, mentre gli altri paesi europei investono in media l’1,5 per cento del Prodotto Interno Lordo per la cultura e lo spettacolo, l’Italia ha il record negativo con lo 0,22 per cento.
Una ricerca condotta dell’università di Torino dimostra che per ogni euro investito dallo Stato in cultura se ne realizzano cinque e mezzo se l’investimento stesso è accompagnato da una politica di sostegno che lo promuova in modo adeguato.
Eppure il governo del presidente Berlusconi sembra non saperlo e considera anche quel poco che è chiamato a stanziare per il settore come una spesa eccessiva ed inutile, al punto che per il 2009 aveva deciso una riduzione violenta dei finanziamenti pubblici, che si configurava come un pressoché totale annientamento della produzione artistica. Solo una forte mobilitazione di tutte le forze della cultura ha impedito che questo avvenisse costringendo il Presidente del Consiglio a reintegrare parzialmente i fondi destinati allo spettacolo.
Ma quei 60 milioni di euro reintegrati a fronte degli oltre 200 tagliati, individuati all’ultimo momento tra le pieghe di un fondo presidenziale previsto per le emergenze, sono in fondo emblematici di una idea della cultura propria di chi ci governa. Non una risorsa decisiva per il Paese ma disastro ciclico cui occorre far fronte in qualche modo, non un elemento centrale della nostra identità e della nostra industria ma perdita secca.
Tutto questo non basta, non va bene, non è quello che vogliamo.
Gli artisti e i rappresentanti del mondo dello spettacolo - composto da 250.000 lavoratori in larga parte precari, intermittenti, non tutelati in materia di diritti e garanzie sociali - non chiedono prebende né privilegi. E non chiedono di essere “assistiti” dallo Stato, perchè sono i primi a sapere che l’altra faccia dell’assistenzialismo è il clientelismo, che sottende un rapporto di sottile ma tenace dipendenza dell’artista e dell’intellettuale dalla politica. Più in particolare, per quanto riguarda l’audiovisivo, mentre ci sembra giusto pretendere dal governo il reintegro di quanto aveva programmato e l’impegno a continuare a fare la sua parte, vogliamo che a finanziare il cinema sia d’ora in poi, oltre allo Stato, chi utilizza i film in modo massiccio traendone enormi profitti. Per questo chiediamo che sia istituita una “tassa di scopo” sul modello di quella già collaudata in Francia, e che siano regolati in modo più equo i rapporti tra cinema e televisione.

Quanto è accaduto nella recente vicenda del drastico taglio al Fondo Unico dello Spettacolo ha per un attimo trasformato in realtà un incubo che aleggiava da tempo nell’aria: cioè che un governo o un ministro possa decidere di chiudere dalla mattina alla sera i finanziamenti pubblici e azzerare la possibilità di produzioni autonome e di ricerca.
Questo non deve più accadere. Perciò, essendo stati invitati alla Mostra del Cinema di Venezia per presentare i nostri film, ci sembra giusto, per la nostra parte, facendo seguito alla mobilitazione dei mesi passati, pensare a una forma di intervento che vada oltre il lamento e la semplice protesta, lanciando una sfida politica a questo governo, che da sempre rivendica con orgoglio la propria volontà di sganciare il mondo dell’impresa dai “lacci e lacciuoli” della burocrazia e dal controllo dei partiti.
E siamo proprio noi, troppo spesso accusati ingiustamente di essere succubi di una logica assistenzialista e clientelare, a chiedere da subito una legge di sistema che sganci il destino del mondo dello spettacolo dalla politica. Siamo noi a chiedere un Centro Nazionale di Cinematografia, gestito da un Consiglio di amministrazione che non sia diretta e/o indiretta espressione del governo e della politica ma di “eccellenze” culturali e organizzative, rappresentanti di tutte le categorie dello spettacolo e della cultura. Sul come farlo siamo disposti naturalmente al confronto con tutti i partiti e tutte le forze sociali.
E proprio qui a Venezia, nell’ambito della Mostra Internazionale del Cinema, luogo naturale di confronto artistico e culturale, sarà organizzata una prima iniziativa per avanzare delle proposte concrete che vadano in questa direzione.
Il 6 settembre diamo perciò appuntamento a tutti, registi, sceneggiatori, attori, produttori, agenti, critici cinematografici, intellettuali, politici, per avanzare proposte che diano una risposta a questa esigenza ormai improrogabile: come sganciare il mondo del cinema da una sorta di dipendenza dalla politica, come aiutarlo a diventare adulto e più forte, rendendolo autonomo e dunque responsabile dei propri progetti e dei propri sogni, dei propri fallimenti e dei propri successi.

Elisa Amoruso
Mario Canale
Giuseppe Capotondi
Liliana Cavani
Francesca Comencini
Pappi Corsicato
Ivan Cotroneo
Alessandro Fabbri
Marco Filiberti
Luca Guadagnino
Valerio Jalongo
Davide Latieri
Doriana Leondeff
Giulio Manfredonia
Valerio Mieli
Annarosa Morri
Susanna Nicchiarelli
Claudio Noce
Serena Nono
Angelo Pasquini
Michele Placido
Marco Simon Puccioni
Ludovica Rampoldi
Paola Sangiovanni
Stefano Sardo
Marina Spada
Marco Spagnoli
Giuseppe Tornatore
Maurizio Zaccaro


Documento letto da Ugo Gregoretti a nome di un gruppo di autori del cinema italiano

Per il futuro del Cinema Italiano
I sottoscritti si riconoscono interamente nel documento del MovEm09.
I sottoscritti fanno parte di un largo gruppo di autori che da alcuni decenni ma in particolare negli ultimi anni hanno portato avanti i grandi temi centrali di una nuova legge di sistema. I punti sono:
Primo: la creazione di un organismo pubblico che persegua finalità di interesse generale - il Centro nazionale del cinema - gestito dalle rappresentanze di tutte le categorie professionali e perfettamente autonomo da ogni dipendenza politico-istituzionale.
Secondo: sostegno e incentivi alla produzione, alla promozione, alla distribuzione e all’esercizio tramite la fiscalità generale, la fiscalità di scopo, il tax-shelter e il tax-credit. La fiscalità generale è costituita dalle quote riservate al settore cinematografico nel FUS, dall’8 per mille, dalla lottomatica, dalle transazioni pubblicitarie. La fiscalità di scopo è costituita dal prelievo effettuato in una quota percentuale da tutti quei soggetti che traggono profitto economico dall’utilizzazione del prodotto film.
Terzo: una normativa che investa l’intero universo della comunicazione capace di impedire posizioni dominanti e concentrazioni lesive della concorrenza e del pluralismo. In modo di favorire la massima apertura del mercato e il rilancio delle distribuzioni indipendenti per una nuova e diversa possibilità di circolazione nazionale – ed europea - dei nostri film e delle nostre idee.

Tutto questo è stato precisato e illustrato nel documento elaborato nel 2006 dalla maggioranza degli esponenti di tutte le più importanti categorie del cinema italiano nei tavoli messi a nostra disposizione dalle “giornate degli autori” sotto la presidenza di Roberto Barzanti.
Su queste basi siamo convinti sia possibile costruire una reale e generale riforma del cinema italiano. Siamo anche convinti ci siano tutte le possibilità delle più ampie convergenze fra noi e anche materia per una serena discussione su eventuali punti di differenza. Possiamo iniziare questo nuovo lavoro a partire dal prossimo sei settembre alla villa degli autori.

Ugo Gregoretti
Ettore Scola
Mario Monicelli
Citto Maselli
Pasquale Scimeca
Carlo Lizzani
Emidio Greco
Francesco Rosi
Massimo Sani
Giuliana Gamba
Nino Russo
Giorgio Arlorio
Alessandro Rossetti
Francesco Martinotti
Furio Scarpelli


Documento letto da Gisella Belgeri a nome del MovEm09

MovEm09
Movimento Emergenza Cultura Spettacolo Lavoro

I tagli, l’appiattimento culturale, l’emarginazione, la repressione limitano le nostre libertà e sono spesso non documentate dai giornali asserviti al Governo; con questa impresa “geniale” di cancellazione delle nostre capacità creative e dei nostri mestieri, il Governo riesce a ipnotizzare l’opinione pubblica.
Ascoltateci
Le politiche del governo italiano nel campo della conoscenza sono sempre più orientate verso la privatizzazione dei saperi e la mercificazione della cultura.
Il mondo della creatività e della produzione culturale e artistica: Cinema, Teatro, Musica, Danza, Arti Visive, Letteratura e Televisione è direttamente colpito non solo dai tagli economici ma anche dalla mancanza di leggi di sistema.
Noi esigiamo leggi che siano garanzia di autonomia, libertà artistica e di espressione, di pluralismo produttivo e culturale che garantiscano reali tutele e diritti per i lavoratori del settore; leggi che riconoscano senza se e senza ma la funzione della trasmissione culturale e il valore della creatività in una società come quella italiana.
Noi chiediamo alla stampa di tutto il mondo presente a Venezia di farsi portavoce della nostra battaglia di libertà e di civiltà, contro tutti i processi di dispersione di professioni difficilmente riproducibili, contro la banalizzazione e l’involgarimento dei valori che sono in corso nel nostro Paese.
L’investimento pubblico in cultura è essenziale: è arcinoto che l’Italia è agli ultimi posti tra i Paesi Europei con meno dello 0,3 del Pil. È importante sapere che se la Gran Bretagna investe per il cinema 277 milioni di sterline e la Francia ha elevato il proprio sostegno all’industria audiovisiva a 513 milioni e 620 mila euro, l’Italia ha destinato quest’anno all’attività cinematografica soltanto 69 milioni di euro.
Non è retorica ricordare che gran parte dei 250.000 lavoratori dello spettacolo sono già occasionali, privi di tutele e diritti, e quindi invisibili. Non è retorica asserire che un Paese privato di cultura, ricerca, conoscenza e arte è un Paese senza futuro.
Gli autori di cinema, di teatro e di televisione, gli attori, i musicisti, i danzatori, gli scrittori, gli agenti, i critici e giornalisti cinematografici, tutti i lavoratori dello spettacolo, dell’arte visiva, della cultura, della ricerca e dell’informazione

Aderiscono
AFIC - Ass. Festival Italiani Cinematografici
AIAM - Ass. Italiana Attività Musicali
AIARSE - Ass. Aiuto Registi e Segretarai d'Edizione
AIC - Ass. Italiana Direttori della fotografia
AITS - Ass. Italiana Tecnici del Suono
AMC - Ass. Montatori Cinematografici
ANAC - Ass. Nazionale Autori Cinematografici
ANART - Ass. Nazionale Autori Radiotelevisivi e Teatrali
ApTI - Ass. per il Teatro Italiano
ART - Ass. Registi della fiction televisiva
ARTICOLO 21-Associazione giornalisti
ARTISTI RIUNITI
ASC - Ass. Scenografi Costumisti
ASS. DOC/IT - Documentaristi italiani
ASS. TRUCCATORI E PARRUCCHIERI
ASST - Ass. Sindacale Scrittori di Teatro
CENTOAUTORI – Associazione cinematografica
CIRCOLO GIANNI BOSIO
CLB FUORI ONDA - Ass. Tecnici televisivi
CORE - Associazione danzatori
CSC - studenti Centro Sperimentale di Cinematografia
Federazione CEMAT - Ente di promozione musicale
FIDAC - Federazione Italiana Associazioni Cineaudiovisivo
LABO RATORI PERMANENTI
LARA - Associazione di agenti
METATEATRO
MUSICARTICOLO 9
Nuova Consonanza
Orchestra Regionale di Roma e del Lazio
OSSERVATORIO DELLA RICERCA
REV - Rete veneta arti performative
RITMO - Rete Italiana Musicisti Organizzati
SACT - Scrittori Associati Cinema Televisione
SAI - Sindacato Attori Italiani
SIAD - Soc. Italiana Autori Drammatici
SIAM - Sindacato Italiana Artisti Musica
SNCCI - Sindacato Nazionale Critici Cinematografici
SNGCI - Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici
SNS - Sindacato Nazionale Scrittori
TAVOLO NAZIONALE DELLA DANZA
UFFICIO SINDACALE TROUPE SLCCGIL
ZEROPUNTOTRE - Associazione teatrale
Movimento Emergenza Cultura Spettacolo Lavoro: movem09@gmail.com

Nella photogallery (a sinistra), immagini dell'incontro in Villa