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VITTORIO D.
Ritratti - 100 + 1: Cento film e un paese: l’Italia


Italia - 2009, durata 92', 35mm, colore, b/n - Prima Mondiale

regia di Mario Canale, Annarosa Morri

montaggio Adalberto Gianuario, Cecilia Belletti
suono Valerio Brini
produttore Massimo Vigliar

produzione e vendite estere
Surf Film
Via Padre G.A. Filippini, 130, 00144 Roma, Italia
Tel. +39 06 52621023 - +39.06.5262101
Fax +39 06 5293816
www.surffilm.com
produzione
LA7

sinossi
Per realizzare questo documentario sono state intervistate più di quaranta persone tra Italia, Francia, Inghilterra e Stati Uniti. Il film è articolato in quattro momenti: De Sica si racconta – Vittorio De Sica parla di sé e del suo cinema attraverso documenti di repertorio, grazie anche al ritratto che aveva realizzato per la Rai, Giulio Macchi nel 1960. I Ricordi – testimonianze dei tre figli, degli attori, dei registi e dei collaboratori dei suoi film. Cosa rimane – interventi di grandi registi italiani e stranieri sulla lezione di cinema di De Sica. Lezioni di regia – attraverso alcune lettere dal set scritte alla figlia Emi, Vittorio De Sica svela il suo “metodo” in una sorta di diario di lavorazione quotidiano denso di notazioni artistiche e umane che ne rivelano la grandezza e la straordinaria umanità.
In questo viaggio compaiono: Dario Fo, Franca Valeri, Shirley McLaine, Clint Eastwood, Woody Allen, Abdellatif Kechiche, Giulio Andreotti, Dino De Laurentiis, Pasquale Squitieri, Ken Loach, John Landis, Paul Mazursky, Giuseppe Rotunno, Tonino Guerra, Armando Trovaioli, Renzo Rossellini, solo per citarne alcuni. Senza contare gli interventi di repertorio di Sofia Loren, Alberto Sordi, Federico Fellini, Giuseppe Amato e Cesare Zavattini.

Vittorio De Sica, il prestigiatore. Il suo primo trucco fu far riapparire l’Italia quando nessuno sapeva più com’era fatta. Il secondo, far sparire se stesso quando tutti ormai credevano di conoscerlo. Il terzo coincide con la sua esistenza e a chiarirlo non basterebbero venti film. Per questo conviene partire da un documentario, che di tutti i generi è il più fattuale e il più provvisorio. Dieci punti di vista infatti non fanno una verità, e mescolare l’inchiesta e l’autoritratto di solito trasforma definitivamente ciò che è stato in mito. Vittorio D., dunque, come se quel “di” segnasse un’appartenenza. Ma a chi, o a che cosa? De Sica apparteneva a tutti, dunque solo a se stesso, difatti appena si trovò cercò con tutti i mezzi di perdersi. Nel cinema, nel gioco, in una vita piena di doppifondi, come i cassetti di un prestigiatore che nasconde i suoi trucchi lasciandoli in bella vista come la famosa lettera rubata di Poe. Alla fine l’illusione svanisce, lo spettacolo rimane. Anche quando è lo spettacolo della verità. Forse è questo il vero mistero.
Fabio Ferzetti

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02/09/2009 - ore 09:00
VITTORIO D.
Sala Perla 2
Press, Industry, Tutti gli accrediti
09/09/2009 - ore 16:30
VITTORIO D.
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Segue incontro con il pubblico
09/09/2009 - ore 21:30
VITTORIO D.
Villa degli Autori
Ingresso libero
12/09/2009 - ore 16:00
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