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JE SUIS HEUREUX QUE MA MERE SOIT VIVANTE - I’M GLAD THAT MY MOTHER IS ALIVE
Francia - 2009, 90’, 35mm, colore - Prima Mondiale
regia di Claude Miller, Nathan Miller
sceneggiatura Claude & Nathan Miller
fotografia Aurélien Devaux
montaggio Morgane Spacagna
musica Vincent Segal
suono Jean-Jacques Ferran, Dominique Gaborieau
scenografia Jean-Pierre Kohut-Svelko
costumi Elsa Gies
interpreti
Christine Citti (Annie Jouvet)
Yves Verhoeven (Yves Jouvet)
Vincent Rottiers (Thomas Jouvet)
Sophie Cattani (Julie Martino)
produttore Jean-Louis Livi
produzione
F Comme Film
32, rue Georges Sand, 75016, Paris, France
Tel: +33 1 40 73 84 20 - Fax: +33 1 47 23 95 68
www.fcommefilm.fr
Orly Films
10, avenue George V -75008 Paris, France
Tel. +33 1 53 23 95 00 - Fax +33 1 40 70 95 02
www.orlyfilms.com
co-produzione France 3 Cinema, Page 114
con il supporto Canal +, France 3, TPS Star
in associazione Region Ile-de-France
vendite internazionali
Orly Films
ufficio stampa
Caroline Aymar, Unifrance
Cell. +33 6 85 42 87 26
caroline.aymar@unifrance.org
Unifrance in Venice : Excelsior - swimming pool
sinossi “Ho vent’anni. Mi chiamo Thomas. Thomas Jouvet. Ma non è il mio vero nome. Il mio nome vero è Tommy. Tommy Martino. L’ho cambiato perché mia madre, Julie Martino, mi ha abbandonato insieme a mio fratello quando avevamo quattro e due anni. Perché l’ha fatto...? Quando l’ho trovata, l’anno scorso, dopo averla cercata, mi ha spiegato che l’aveva fatto per cercare un lavoro. Non credo che questo sia il vero motivo. Il vero motivo è che io e mio fratello le impedivamo di vivere la sua vita, la vita che sognava. E a me, quello che mi impediva di vivere era non sapere chi fosse la mia vera madre. E così mi sono messo a cercarla”.
Tratto da una storia vera, Je suis heureux que ma mere soit vivante non è un film per aspiranti genitori adottivi. Racconta l’adolescenza travagliata di Thomas dato in adozione all’età di quattro anni insieme al fratello minore, Patrick. Le cose iniziano ad andare storte quando Thomas compie dodici anni. L’aggressività nei confronti dei genitori adottivi mina la salute del padre e quando, a vent’anni, riesce finalmente a conoscere la sua vera madre, questa rivelazione non porta alla conclusione tanto attesa. Vincent Rottiers, che interpreta Thomas a vent’anni, è dotato di un’intensità inquietante che mette a disagio fin dalla prima inquadratura. La fotografia eccellente di Aurélien Devaux e la regia dei Miller, al tempo stesso fluida e sobria, concentrano tutta l’attenzione sugli sguardi e sui sentimenti inespressi dei personaggi. La musica di Vincent Segal sottolinea lo stato d’animo ed è l'accompagnamento ideale per questa storia di vite incompiute.
Agnès-Catherine Poirier
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