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Philippe Aractingi Ideato sulla base di un impulso, questo film è stato realizzato in meno di un anno, dal momento della sua ideazione fino al suo completamento. Si tratta della manifestazione spontanea della mia collera, del dolore di vedere il mio paese, il Libano, devastato di nuovo dalla guerra.
Diviso tra il bisogno di reagire sul momento, prima che la polvere dei bombardamenti si posasse definitivamente, e quello di mantenere le distanze per evitare una dichiarazione di parte, ho scelto di girare per tappe.(...)
Nel mio film, ho evitato di mostrare i morti, ne abbiamo visti troppi. Sotto le bombe, la maggior parte sono rimasti schiacciati. Morti che vengono alla luce, mano a mano che si spostano le pietre che li ricoprono. E' per loro che ho fatto questo film. Per testimoniare la sofferenza degli innocenti.
Nato nel 1964 a Beirut, dove è cresciuto, Philippe Aractingi ha realizzato più di 40 opere: reportage, documentari e film, girati in Francia, in Libano, ma anche nel resto del mondo arabo, in Sudafrica, Sri Lanka, Mongolia…
Dopo dodici anni trascorsi a Parigi, Philippe Aractingi torna alle sue radici e si trasferisce in Libano, dove gira Bosta il suo primo lungometraggio di finzione, premiato poi in sei festival e selezionato a rappresentare il Libano agli Oscar.
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