|
|
|
|
|
|
|
UN COMMOVENTE RITRATTO DI UN UOMO ECCEZIONALE 08/09/2007
Sebbene Eva Norvind sia morta prima di completare Nacido sin, sua figlia Nailea Norvind è subentrata per portare a termine questo documentario su Jose Flores che certamente avrà commosso molte persone. Nato senza braccia e molto piccolo di statura, Flores si guadagna da vivere suonando nelle strade del Messico, qualche volta riuscendo a coronare il suo sogno di ragazzo di fare l’attore, avendo recitato per registi e con attori quali Alejandro Jodorowsky e Daniel Jimenez Cacho, e più di recente a teatro.
Non essendo tipo da accettare pietà o elemosina, con i soldi guadagnati, Flores ha provveduto a mantenere una moglie devota e sette figli, e in questo ritratto intimo appare come un uomo eccezionale e complesso, il cui amore per la vita e la cui energia sono contagiosi e assoluti.
La Norvind dice che sua madre, che nella sua vita turbolenta ha lavorato come attrice, sessuologa e insegnante, ha sempre cercato il contrasto e il conflitto, e che con questa storia voleva rappresentare “la perfezione dell’imperfezione, la bellezza del non essere perfetti”. Nailea Norvind dice anche che oltre alla mancanza di finanziamenti per il film, il maggior problema per sua madre nel realizzare il documentario è stato trovare qualcuno che parlasse male di Flores, che sembrava avere solo ammiratori, e solo a metà delle riprese alcuni aspetti controversi della sua vita sono venuti alla luce.
Per Eva, che ha studiato cinema alla NYU, il documentario ha rappresentato anche un modo per avvicinarsi a sua nipote e a sua figlia, che aveva deciso di smettere di vivere con una madre “troppo ingombrante” quando aveva solo 12 anni. Michael Vetter, uno dei fotografi del film, dice: “E’ arrivata in Messico senza soldi e senza nessuna esperienza, ma la famiglia era di nuovo unita, come lei desiderava. Il film era nato e tutti eravamo dei suoi figliocci”.
Ciò che emerge è un ritratto intimo, secondo quanto scrive la regista “sul condividere, osare e sentirsi grati …ed è anche un film sulla scoperta di se stessi, un modo per esaminare ciò che giudichiamo …e ciò che decidiamo di perdonare”. Il fatto che le condizioni fisiche molto speciali di Flores non gli abbiano impedito di vivere una vita completa rappresenta una sfida per tutti noi a fare i conti con i nostri pregiudizi e a superare i nostri limiti.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|