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Daniel Sánchez Arévalo Azul oscuro casi negro è una storia di persone che combattono contro il loro destino, contro quello che presumibilmente è “scritto nelle stelle”. I personaggi sono come intrappolati dall’altra parte di una lastra di vetro, così sottile che è appena evidente, quasi invisibile, ma impossibile da ignorare. Una lastra di vetro che li separa dai loro sogni, qualcosa contro la quale sbattono costantemente e di cui scordano puntualmente l’esistenza, così facilmente come accade ad un pesce d’acqua dolce che dimentica di stare in una vasca. I protagonisti sono persone incapaci di discernere tra quello che vogliono e quello di cui hanno bisogno; sono individui che hanno difficoltà a rinunciare alle cose – che vogliono tutto – e eppure, a poco a poco, devono imparare smettere di resistere, a smettere di andare contro circostanze avverse, non tanto per conformità ma per il motivo opposto. Sono persone che devono accettare i propri limiti per poter andare avanti – lentamente. In questo modo, finiranno in un luogo completamente differente da quello che sognavano, ma simile se non più accogliente e piacevole.
Daniel Sánchez Arévalo
Daniel Sánchez Arévalo è nato a Madrid nel 1970. È sceneggiatore dal 1993 per serie televisive spagnole di successo come: Farmacia de guardia, Querido maestro, Ellas son así e Hospital Central. Ha conseguito un master alla Columbia University di New York, dove ha cominciato la sua carriera di regista. Tornato in Spagna, ha vinto per due volte di seguito (2002-2003) il Notodofilmfest con i cortometraggi Gol e Exprés. Quest’ultimo ha ricevuto una candidatura come miglior cortometraggio ai premi Goya. Física II, il suo primo cortometraggio in 35mm, ha ottenuto oltre cinquanta riconoscimenti, tra i quali quello di essere inserito nella preselezione degli Oscar 2005. Il successivo La culpa del alpinista, è stato scritto dal celebre regista spagnolo, Julio Medem.
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