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Laurent Salgues

Rêves de poussière è un vagabondaggio immobile, il percorso interiore di un personaggio che, partito per perdersi, si ritrova. La storia semplice dell'abbandono di se stessi. I personaggi sono dei naufraghi della vita incagliatisi in una miniera d'oro in cui tutto sembra possibile ma niente si realizza. La felicità è troppo lontana, inaccessibile. Tutti portano un fardello: un pesante passato, un bambino sulle spalle o un sacco pieno di pietre. Fanno così eco al protagonista, Mocktar Dicko, che, arrivando con la sua valigia, porta su di sé la colpa della morte della sua bambina.
Essakane è una miniera d'oro artigianale che si trova all'estremo nord del Burkina Faso. Rappresenta il perimetro entro il quale si svolge il film. Questo spazio àncora il racconto. Vi regna un'atmosfera contraddittoria, un mélange di speranza e di disperazione.
"Sahel" è una parola di origine araba che significa "riva". Su questa riva Essakane mi è apparsa come un porto. Una città portuale della quale si sogna invano di partire verso la felicità. I personaggi contemplano le distese desertiche così come si guarda il mare... Vivono seguendo il loro ritmo, con una predilezione per il tempo sospeso, per tutti quei minuti di calma durante i quali tutto può ancora succedere.
In un certo senso, lo stile cinematografico si definisce tanto attraverso quello che si mostra quanto attraverso ciò che non si mostra. In Rêves de poussière ho privilegiato una forma pulita, senza inquadrature o movimenti di macchina sofisticati, semplificando i gesti degli attori, il modo di distribuire gli sguardi e di collocare i silenzi all'interno dei dialoghi. Il lavoro sul colore è molto importante, ma è dalla sua rarefazione che emerge il significato. Lo stesso vale per il suono e la musica. Si tratta di guardare in faccia il vuoto per esprimere il mondo interiore dei personaggi: racchiusi in uno spazio senza fine, circondati dal vento e dalla polvere, prigionieri di loro stessi. Solo l'orizzonte lontano lascia talvolta apparire qualche miraggio, qualche sogno impossibile.
Laurent Salgues



Laurent Salgues è nato in Francia nel 1967. Ha cominciato studiando a Tolosa presso l’École Supérieure d’Audiovisuel (ESAV), e ha continuato con un corso di perfezionamento in sceneggiatura all’università di Parigi e all’Università della California (UCLA). Tra il 1992 e il 1996, ha realizzato tre cortometraggi. Dal 2003 è sceneggiatore sia per la televisione che per il cinema. Rêves de poussière è il suo primo lungometraggio.

 
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