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Gela Babluani

Gela Babluani è nato a Tiblisi in Georgia 26 anni fa. È il figlio del regista Temur Babluani. Quando Gela aveva 17 anni suo padre lo mandò a studiare in Francia dove ha sviluppato la passione per il cinema. Punto di riferimento essenziale sono i grandi film sovietici muti ed in bianco e nero che aveva scoperto nel cinema di Tblisi con suo padre. La forza delle immagini e la serratezza del montaggio lo tenevano inchiodato alla sedia per ore. Ha voluto ricreare formalmete quella stessa forza nelle immagini già a partire dal suo primo corto, A Fleur de Peau (2002). 13 (Tzameti) è il suo primo lungometraggio.

Gli stessi ricordi d’infanzia mi tornano spesso alla mente, immagini fisse come raggi di luce che tagliano il buio. Queste immagini sono sempre vagamente presenti.
Mi piacerebbe comprendere i fenomeni del sonno attraverso un viaggio iniziatico in un mondo chiuso, nel luogo in cui traiettorie e interessi diversi si intersecano, lì dove l’unica via d’uscita sta in un freddo istinto di sopravvivenza.
Per dare sostanza alla storia, mi piace inseguire i personaggi con la mia cinepresa nell’esecuzione meccanica di ruoli non scritti e, attraverso la direzione precisa degli attori, rivelarne la complessità e l’individualità. Usando inquadrature larghe e luci direzionali per rendere il passaggio dall’ombra alla lucentezza più forte, cerco di trovare il tono giusto per il film e preparare l’ultimo gradino del processo creativo: il montaggio.
(Gela Babluani)