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Ramin Bahrani Ramin Bahrani si è laureato alla Columbia University a New York con una tesi in filmologia. Nel 1998 ha lasciato l’America per vivere, per la prima volta, nel paese d’origine dei suoi genitori, l’Iran. Vi è rimasto per tre anni e vi ha girato il suo primo lungometraggio, Strangers. Ha trascorso qualche tempo a Parigi prima di tornare negli States per cominciare il suo secondo film, Man Push Cart.
Bahrani ha girato anche numerosi corti ed ha ricevuto borse di studio per le sceneggiature dei suoi film. Insegna anche recitazione e sceneggiatura.
Ahmad che trascina il suo carretto per le strade di New York è il motivo per il quale abbiamo realizzato il film. Quell’immagine evocativa, eppure così reale, mi sembra rappresenti la vita per ciò che è. Quello che mi ha colpito e sorpreso di più è proprio Ahmad. La sua presenza è così complessa e potente che, durante il montaggio, il film parlava sempre di più di lui. Sapevo che sarebbe stato bravo, ma non sapevo che sarebbe stato una presenza così imponente. Io sono interessato a tutto ciò che non vediamo nel cinema. Per me, la storia deve nascere dalla realtà, da un senso di profonda appartenenza e dal forte radicamento nella società di oggi, non da un mondo generato dai computer. Voglio che il mio cinema parli alla mia generazione, come lo erano i film americani negli anni sessanta e settanta e lo è oggi il cinema contemporaneo asiatico e mediorientale. (Ramin Bahrani)
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