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C.R.A.Z.Y.
anno 2005 durata 125' colore 35mm paese Canada
regia di Jean-Marc Vallée
Sceneggiatura Jean-Marc Vallée, François Boulay
Cast Michel Côté (Gervais), Marc-André Grondin (Zachary, 20-40 anni), Danielle Proulx (Laurianne), Émile Vallée (Zachary, bambino), Maxime Tremblay (Christian, 23-30 anni), Pierre-Luc Brillant (Raymond, 21-28 anni), Alex Gravel (Antoine, 20-27 anni), Félix-Antoine Despatie (Yvan, 15-16 anni)
Fotografia Pierre Mignot
Montaggio Paul Jutras
Scenografia Patrice Vermette
Costumi Ginette Magny
Produttore Pierre Even
Co-produttore Jean-Marc Vallée
Produzione Cirrus Production Inc.
Co-produzione C.R.A.Z.Y. Films
Vendite estere Films Distribution
20 rue Saint Augustin – 75002 Paris (France)
Tel: +33 1 53 10 33 99 Fax: +33 1 53 10 33 98
www.filmsdistribution.com
Ufficio Stampa
Viviana Andriani Relations Press
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A Venezia: +39 348 3316681
sinossi Le vite straordinarie di gente normale in cerca d’amore e felicità. È la storia di due intrecci amorosi. L’amore di un padre per i suoi cinque figli. E l’amore di un figlio per suo padre, un amore così forte che lo costringe a mentire.
Questo figlio è Zac Beaulieu, nato il 25 dicembre 1960, diverso da tutti i suoi fratelli, che vive nel tentativo disperato di essere come loro. Nei vent’anni che seguono, la vita porta Zac in un viaggio sorprendente ed inaspettato che lo conduce ad accettare la sua vera natura e, cosa ancora più importante, porta suo padre ad amarlo per ciò che egli realmente è.
C.R.A.Z.Y. è un film che fa ridere, pieno di fantasia, non soltanto per quanto riguarda la storia raccontata ma anche per l’assoluta arguzia e vitalità della sua espressione filmica. Brevi sequenze di fantasia sono utilizzate con ottimi risultati e contrapposte magistralmente alle rappresentazioni semplici e sfacciate della vita quotidiana e della sessualità adolescenziale. Così C.R.A.Z.Y. è ben fatto e molto divertente, soprattutto per merito di alcune scene comiche davvero ben riuscite, compreso uno spassosissimo momento nella camera da letto di Zak, quando imita David Bowie, completo di trucco alla “glitter rock” (ricordate la copertina di “Aladdin Sane”?), col solo risultato di essere picchiato dal padre e preso in giro dai ragazzi del quartiere che ridono come matti spiandolo dalla finestra.
La musica e le icone musicali sono fondamentali per C.R.A.Z.Y., e l’uso del “glam rock” e “prog rock” dei primi anni settanta è perfettamente azzeccato.
(Adrian Wootton).
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