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L'OEIL DE L'AUTRE / NOW AND THEN
anno 2004 durata 90' colore 35mm paese Francia
regia di John Lvoff
Cast Julie Depardieu (Alice), Dominique Reymond (Juliette), Eric Elmosnino (Jérôme), André Marcon (Gaspard), Lionel Parlier (Alain)
Sceneggiatura Camille Fontaine, John Lvoff
Fotografia Sabine Lancelin
Montaggio Valérie Condoyer
Scenografia Manu de Chauvigny
Costumi Nathalie Raoul
Produttori Martine Marignac e Mauriche Tinchant
Produzione Pierre Grise Productions, Rhone-Alpes Cinema
Vendite estere
Pierre Grise Productions
52, rue Charlot, Paris - 75003, France
Tel +331 4027 9906 Fax +331 4027 9716
Ufficio stampa Sandrine Pillon
Pierre Grise Productions
Tel. +33 1 4027 9906 Fax +33 1 4027 9716
pierre-grise-productions@wanadoo.fr
sinossi Alice (Julie Depardieu) è una giovane fotografa a cui il Ministero dell’Ambiente ha commissionato una serie di foto di siti predefiniti sulle Alpi dell'Alta Provenza. Sostituisce un famoso fotografo che stava svolgendo questo lavoro da sette anni, e che ha misteriosamente interrotto il suo lavoro. L’Osservatorio del Paesaggio riceveva regolarmente il materiale, fino a quando improvvisamente non è arrivato più niente. Non solo le foto, ma nemmeno notizie del fotografo…
E viene ingaggiata Alice, che deve ripetere le foto scattate negli anni precedenti, nello stesso luogo, nello stesso giorno e alla stessa ora. Queste circostanze, e il suo carattere particolarmente selvaggio generano una certa tensione. Ma, poco a poco, Alice comincia a comprendere il punto di vista dell’altro fotografo ed a sviluppare un punto di vista più lucido rispetto al mondo circostante, osservando il mondo da punti di vista differenti. Oltre a scoprire i paesaggi scelti da altri, incontrerà persone e situazioni che la avvicineranno sempre più al fotografo che non ha mai incontrato, affrontando un viaggio non solo nello spazio, ma anche nel tempo, sulle tracce di quest’uomo e, forse, a scoprire il motivo della sua scomparsa. Diventando così una vera fotografa.
Esiste un’immagine analoga a un’altra? Quando guardiamo, cosa vediamo, cosa crediamo di vedere? E se dentro un’immagine si può nascondere un segreto, chi dopo di noi lo potrà individuare, comprendere, tradurre? E’ un tema che attraversa il cinema europeo almeno da Blow Up di Michelangelo Antonioni ma che di rado ha assunto la stessa esplicita forza nel quadro di un racconto. Perché, dopo tutto, il viaggio di Julie Depardieu sulle tracce di un uomo scomparso ha un solo, possibile, punto d’arrivo : l’istantanea della donna con la falce nel momento esatto in cui si manifesta ma ancora non si svela. L’immagine della Morte si cattura su un negativo fotografico, ma quando diviene riconoscibile è sempre troppo tardi.
Giorgio Gosetti note di regia Perché dovrebbe esistere una “sorveglianza fotografica” del paesaggio?
Perché questo sta morendo? La fotografia in generale, quella paesaggistica in particolare, può provocare un certo senso di nostalgia, quella vaga sensazione per cui si dice “era meglio prima…”. Ma effettivamente, non è forse la classica frase che una persona matura dice ad un giovane? È in questa prospettiva che ho deciso di scrivere la storia di una giovane donna, dal carattere solitario, disincantato, che si trova ad affrontare le difficoltà del mondo d’oggi confrontandosi con la visione di un uomo più maturo. La difficoltà di questo progetto è stata quella di trascrivere, attraverso le immagini, il viaggio interiore di questa ragazza, il suo sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d’onda con questa persona sconosciuta. E poco a poco, in maniera discreta, il suo punto di vista cambierà...
John Lvoff
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