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CUBA, ARGENTINA, ROMA: TRE DOCUMENTARI CHIUDONO I VENICE DAYS
10/09/2011
Dalla Cuba di Gianni Minà all'Argentina di Fernando E. Solanas, passando per la Roma dei set leggendari, tre documentari sono tra gli ultimi Eventi speciali ospitati alle Giornate degli Autori.

Frutto di un viaggio di mille chilometri da L'Avana a Guantanamo, Cuba nell'epoca di Obama, ennesimo documentario del giornalista italiano dedicato all'isola caraibica, esplora le contraddizioni di un paese ribelle e controverso attraverso la voce dei suoi giovani, quelli delle scuole di medicina, di cinema, di balletto e dell'Istituto di ingegneria genetica e biotecnologia: «Tutti parlano a nome dei giovani di Cuba, dicono che sognano il consumismo», riflette Gianni Minà, «ma anche quelli che non sopportano i rigori del socialismo sanno che ciò che hanno, il 90% dei latinoamericani non ce l'ha. Vogliono qualche possibilità di consumo senza perdere le loro tutele sociali, quelle che persino i nostri ragazzi non hanno».

Seconda parte di un dittico dedicato alla questione ambientale (il primo capitolo è Oro impuro, 2009), Oro negro - Tierra sublevada parte II documenta invece la resistenza popolare in Argentina contro la privatizzazione del petrolio. Il film fa parte di un più ampio progetto del regista argentino, Crónicas de la causa Sur: una sorta di memoria collettiva e di analisi sui grandi temi nazionali, composta in tutto da sei film. «Ho cercato di scoprire un paese che non ha voce», spiega Fernando E. Solanas, «unire denuncia e riflessione, evidenziare l'umanità di grandi personaggi anonimi». Il documentario è girato nei principali giacimenti del paese, con protagonisti operai, abitanti e tecnici.

I luoghi di Roma immortalati in film indimenticabili sono infine al centro di Voi siete qui di Francesco Matera. Una sorta di geografia del cinema italiano, in cui spiccano, fra gli altri, il bar del Pigneto dove siede L'accattone di Pasolini, la palazzina di viale XXI Aprile dove Sofia Loren e Marcello Mastroianni trascorrono Una giornata particolare diretti da Scola, la via Tuscolana antistante Cinecittà attraversata dalla Bellissima Anna Magnani di Visconti, i quartieri Spinaceto e Tor di Quinto attraversati da Moretti con la sua vespa in Caro Diario: «I luoghi scelti non sono quelli da cartolina, della Roma monumentale», chiarisce il regista, «oltre ad aver puntato su film e autori fondamentali, abbiamo rispettato un equilibrio geografico che consentisse di toccare più quartieri. Periferie comprese».