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GUÉDIGUIAN E ASCARIDE: LARGO AI GIOVANI E A UN CINEMA PIÙ IMPEGNATO
06/09/2011
Partner sia nel lavoro che nella vita, Robert Guédiguian e Ariane Ascaride sono intervenuti questa mattina nell’incontro dei 27 giovani europei con i finalisti del Premio LUX e la delegazione ufficiale del Parlamento europeo, in qualità rispettivamente di regista e attrice protagonista del film Les neiges du kilimandjaro.

Entrambi sono concordi nel sostenere la necessità da parte del cinema di trattare tematiche in linea con i cambiamenti sociali e le questioni del nostro tempo: «Non è più possibile - afferma la Ascaride - essere limitati nei confini dei singoli Paesi; bisogna abbracciare una prospettiva più globale. Se si vuol parlare del mondo, basta iniziare col trattare le questioni che riguardano il proprio Paese, che sono quelle che meglio rispecchiano in modo sincero il nostro punto di vista. Dopodiché, è indispensabile aprirsi e confrontarsi con gli altri, senza averne paura, arricchendo il proprio sguardo senza mai lasciarsi trascinare da chi vuol farci credere che esiste un solo modo possibile di pensare».

Anche Guédiguian, illustrando la genesi di un film, afferma: «Spesso si parte da riflessioni intime, quasi segrete, che riguardano solo noi stessi; nel momento in cui si ha ben chiara la problematica che si vuole trattare, bisogna domandarsi se questo tema rispecchia anche i dubbi di altre persone».

Il regista si dice, a tal proposito, preoccupato dal cinema francese degli ultimi tempi: «In Francia non ci sono molti film socialmente o politicamente impegnati. Prevale piuttosto un cinema d’autore sempre più chiuso in se stesso, che ha rotto il suo storico legame con il pubblico. Gli autori che mi hanno formato, italiani e francesi, facevano film d’autore ma avevano un grande pubblico; ritengo infatti che la qualità del film coincida con la quantità degli spettatori». «Fare cinema - sostiene infatti la Ascaride - significa aprirsi agli altri, raccontare storie, emozioni, problemi e condividerli».

Entrambi sostengono quindi l’importanza di un cinema popolare che parta da questioni socialmente sentite per approdare a un pubblico quanto più vasto possibile. Interrogato su quale possa essere il ruolo del Parlamento europeo nella diffusione di questo tipo di cinema, Guédiguian definisce primaria la necessità di lavorare con i giovani e per i giovani, ai quali la Ascaride rivolge un importante appello: «Per cambiare le cose in questo momento di forte crisi, i ragazzi devono resistere e credere moltissimo in se stessi. È giusto che abbiano dei dubbi e che sentano l’esigenza di condividerli; in questo bisogna lasciarli liberi di tentare le proprie strade, anche quando gli adulti non capiscono o non condividono appieno certe loro azioni».

Spazio ai giovani, dunque, e a un cinema in grado di estendere i propri orizzonti su un fronte di esigenze comuni, riappropriandosi della sua originaria vocazione popolare.
Francesco Bonerba