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GLI ARCHIVI DEL LUCE PER LA SIGLA 20/08/2011
Ha il profumo inconfondibile e lo smaltato bianco&nero degli archivi di Cinecittà Luce la sigla dell´ottava edizione delle Giornate degli Autori. Per il terzo anno consecutivo l´immagine scelta dalla sezione indipendente promossa da ANAC e 100Autori è dedicata ai grandi creatori del cinema mondiale. Ma quest´anno le loro istantanee si mettono in movimento, si animano nel ricordo di momenti salienti della loro carriera e danno vita a un vero e proprio “short” realizzato e montato da Roberto Di Tanna e Alessandro Pantano. Dopo aver applaudito negli anni scorsi lo sguardo di maestri come Orson Welles e Michelangelo Antonioni, John Ford e Mario Monicelli, fino a Jafar Panahi a cui era idealmente dedicata la sigla del 2010, questa volta rivivono momenti pubblici che hanno scandito la storia del cinema. L´idea di fondo della sigla, resa possibile dalla gentile collaborazione con l´archivio storico di Cinecittà Luce, è quella di mostrare il regista in mezzo al suo pubblico, a quelle generazioni di spettatori, colleghi, tecnici e appassionati che adesso, Venezia vuole ritrovare di nuovo. Ecco allora Charlie Chaplin in occasione del suo “sbarco” il Laguna negli anni Trenta; François Truffaut tra la folla di Cannes mentre nel ´68 proclama l´immaginazione al potere e ferma il Festival insieme ai “giovani turchi” della Nouvelle Vague; Gillo Pontecorvo che alza il Leone d´oro alla Mostra del 1966; Bernardo Bertolucci e Citto Maselli che incontrano gli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia in sciopero. E in sottofinale, per sorridere un po´, ecco Pier Paolo Pasolini che guida la nazionale dei cineasti in una partita di pallone all´ultimo goal contro gli artisti del circo. Come sempre, la sigla delle Giornate contiene una “sfida alla spettatore”: in ogni inquadratura, si vede il logo ufficiale delle Giornate. Dove sarà? La musica della sigla delle Giornate degli Autori è concessa gratuitamente, anche questa volta, dal Maestro Ennio Morricone ed è quella della “Battaglia di Algeri” in un anno in cui le Giornate ricordano la lezione attualissima di quel film e il suo autore, indimenticabile direttore della Mostra di Venezia e artista di statura mondiale, scomparso cinque anni fa. Potete scaricare la sigla, in formato adatto anche per le televisioni, >cliccando qui<
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