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I FILM DELLE GIORNATE SPICCANO IL VOLO
03/05/2010
Giunte ormai alla settima edizione le Giornate degli Autori si presentano come una rassegna in grado di scoprire e di far conoscere a livello internazionale nuovi autori, cineasti di sicuro talento, registi di grande personalità in grado di imporsi all’attenzione del pubblico e della critica di tutto il mondo. Prova di ciò è il successo che i film mostrati in anteprima alle Giornate riscuotono in festival e rassegne europee ed extraeuropee.
Per quanto riguarda l’ultima edizione ad esempio, siamo orgogliosi di ricordare, tra gli altri: Barking Water dello statunitense Sterlin Harjo, premio speciale della giuria al Festival di Amiens e premio Rellumes al Festival di Gijòn; Celda 211 di Daniel Monzón, selezionato una decina di prestigiosi festival internazionali, tra i quali Toronto, Hong Kong e Istanbul e vincitore di ben 8 premi Goya, compresi quelli per la miglior regia e il miglior attore protagonista; Desert Flower di Sherry Horman, premio del pubblico al festival di San Sebastian e in concorso in numerosi altri festival; Francia di Adrián Caetano, vincitore del festival internazionale di Mar del Plata; Gordos dello spagnolo Daniel Sánchez-Arévalo, vincitore del Bronze Horse al festival di Stoccolma, del premio della giuria al Montecarlo comedy film festival e del premio Goya per il miglior attore non protagonista (avendo comunque meritato sette candidature); Harragas di Merzak Allouache, dominatore assoluto dell’International Dubai Film Festival, dove ha vinto, oltre al premio speciale della giuria, anche il premio FIPRESCI e lo Human Rights Film Network Award; Honeymoons, del regista serbo Goran Paskaljevic, selezionato in festival di tutto il mondo (Toronto, Pusan, Rotterdam, Hong Kong, Istanbul, ecc.) e vincitore del premio del pubblico al Thessaloniki Film Festival; La Horde, film degli esordienti Yannick Dahan e Arnaud Bordas, International Film Fantasy Award al Fantasporto; Qu’un seul tienne et les autres suivront, di un’altra giovane esordiente, la regista francese Léa Fehner, Prix Lumière alla miglior attrice esordiente, Pauline Etienne, Premio Michel-d'Ornano al Deauville American Film Festival e candidato ai premi César sia per la miglior attrice esordiente che come migliore opera prima.