L’AMORE BUIO - DARK LOVE Selezione Ufficiale
Italia 2010, 109’, 35mm, colore
regia di Antonio Capuano
sceneggiatura Antonio Capuano fotografia Tommaso Borgstrom montaggio Giogiò Franchini musica Pasquale Catalano suono Emanuele Cecere scenografia Maica Rotondo costumi Francesca Balzano interpreti Irene De Angelis (Irene), Gabriele Agrio (Ciro), Luisa Ranieri (madre di Irene), Corso Salani (padre di Irene), Valeria Golino (psicologa del carcere), Anna Ammirati (analista di Irene), Fabrizio Gifuni (psicoterapeuta)
produttore Gianni Minervini produzione L.G.M. Ellegiemme S.r.l.in collaborazione con Rai Cinemavendite internazionali Rai TradeVia Umberto Novaro, 18, 00195 Roma, Italia Tel: +39 06 374981 Fax: +39 06 3723492 cinema@raitrade.itwww.raitrade.itdistribuzione/distribution Fandangoviale Gorizia, 19, 00198 Roma, Italia Tel. +39 06852185 Fax +39 0685218120 fandango@fandango.itwww.fandango.it
Ufficio Stampa Fandango - Daniela Staffa daniela.staffa@fandango.it
sinossi Alla fine di una domenica di sole, mare, tuffi e pizza, quattro ragazzini, stuprano Irene, anche lei adolescente. Uno di loro, Ciro, la mattina dopo va a denunciare sé e gli altri. Sono condannati a due anni di reclusione. I due mondi, così opposti e diversi si attrarranno e addirittura, forse, si incontreranno e fonderanno. «Irene l’ho individuata abbastanza subito. Ciro no. Ho passato molte notti a pensare, guardare e riguardare gli ultimi provini. A tre giorni dall’inizio ho deciso. Una sola volta si sono incontrati sul set. Si sono ignorati». (Antonio Capuano) Le ripercussioni e le conseguenze di uno stupro brutale sono raffigurati in modo meditativo, riflessivo e senza censura, in questo film cupo e insieme ottimista. Un ragazzo in carcere per il suo crimine, una donna giovane anche lei imprigionata a causa dell’aggressione fisica e psicologica subita – le loro storie si intrecciano nuovamente quando lui trova il coraggio di scriverle una lettera. Stilisticamente, il film racconta la dura realtà della vita carceraria sull’isola di Nisida, mentre allo stesso tempo mostra la bellezza suggestiva di una città contraddittoria. Capuano evita un moralismo a buon mercato o una banale redenzione, dando comunque umanità e speranza ai personaggi. (Adrian Wootton) |
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