CIRKUS COLUMBIA - CIRCUS COLUMBIA Selezione Ufficiale
Bosnia-Erzegovina, Francia, Regno Unito, Germania, Slovenia, Belgio, 2010, 113’, 35mm, colore
regia di Danis Tanović
sceneggiatura Danis Tanović, Ivica Đikić fotografia Walther van den Ende montaggio Petar Marković suono Dirk Bombey, Samir Foćo, Martin Steyer interpreti Miki Manojlović (Divko Buntić), Mira Furlan (Lucija Buntić), Boris Ler (Martin Buntić), Jelena Stupljanin (Azra), Milan Štrljić (Ranko Ivanda), Mario Knezović (Pivac), Svetislav Goncić (Savo), Almir Mehić (Bili), Mirza Tanović (Antiša), Miralem Zubčević (Leon)
produttore Amra Bakšić Čamo, Čedomir Kolar, Mirsad Purivatra, Marc Baschet produzione2006, ASAP Films, Autonomous, Studio Maj, Razor Film, Man’s Films Productions
con la partecipazione di Rai Cinema
vendite estere The Match Factory Balthasarstrasse 79-81, 50670 Cologne, Germany Tel. +49 221 53970 90 Fax +49 221 53970910 info@matchfactory.de - festivals@matchfactory.de www.the-match-factory.com
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sinossi Bosnia-Erzegovina, 1991. Il regime comunista è caduto e Divko Buntic torna nel suo piccolo paese dove è cresciuto per rivendicare la casa di famiglia. Dopo vent’anni di esilio in Germania, Divko si presenta con una Mercedes rosso fiammante, una giovane e sexy fidanzata di nome Azra, il gatto nero portafortuna Bonny e un pacco di marchi tedeschi. «Cirkus Columbia non ha a che fare minimamente con le mie esperienze. Eppure nel libro è contenuto qualcosa che tocca i nervi scoperti di quasi tutti i bosniaci, o dovrei dire degli erzegoviniani. [...] Spero che questa storia portata sul grande schermo, possa aiutare i figli delle altre guerre a ricordare». [Danis Tanović]
«La guerra cominció nell’ora di storia dell’arte». Lo sbriciolamento dell’ex Jugoslavia secondo lo scrittore Ivica Đikić ora viene tradotto nelle immagini potenti e neo(sur)realiste di Danis Tanović. I Balcani sono una polveriera: a volte sono fuochi d’artificio, altre mitragliatrici. Danis sa raccontarci l’orrore spietato e la vitalità sensuale che vibrano in quelle terre, divise da faide e unite dall’orgoglio. Tanovic (e Manojlovic e Ler) di nuovo nel loro Cirkus, acrobati disperati sul filo di un cinema, nonostante tutto, speranzoso. (Boris Sollazzo) |
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