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UNA SEMANA SOLOS RACCONTA L’ISOLAMENTO DELLA CLASSE AGIATA
04/09/2008
Il secondo film di Celina Murga, Una semana solos ha suscitato un dibattito interessante alla fine della sua proiezione ufficiale di oggi. Un film misurato che racconta la storia di un gruppo di bambini dell’alta borghesia appartenenti ad una comunità chiusa in se stessa, lasciati da soli e affidati alle cure dell’adolescente Maria (Magdalena Capobianco), mentre i genitori sono in vacanza tutti insieme.
Trascorrono le loro giornate marinando la scuola, curiosando nelle case dei vicini e oziando accanto alla piscina, fino a quando non arriva il fratello della cameriera di Maria, Juan (Ignazio Gimenez) a sconvolgere il loro ordine. La differenza di classe è enorme: Juan viene da un quartiere povero di Buenos Aires mentre gli altri vivono nelle ville fuori dal centro, e i ragazzi ricchi non sanno come comportarsi con lui, provando una diffidenza istintiva e non facendolo partecipare alle loro attività.
La Murga (regista del film premiato a Venezia nel 2003 Ana y los otros) è stata ispirata da un articolo che trattava delle nuove generazioni argentine, ma non solo, che crescono chiuse nei confini delle comunità e delle classi alle quali appartengono. “Questi genitori pensano di proteggere i loro figli dal mondo caotico, facendoli crescere in un ambiente iper-protettivo. Ma penso che questo li faccia arrabbiare in quanto non riescono a relazionarsi con il mondo reale, che è invece molto caotico. E credo che per poterli aiutare a crescere e a svilupparsi dovremmo dare a questi ragazzi gli strumenti per imparare ad affrontare il caos della realtà”.
Celina e il produttore/co-sceneggiatore Juan Villegas hanno detto che, nel fare il cast, sono andati a cercare direttamente nel cuore di queste comunità, meno interessati ad avere attori professionisti, quanto ad avere bambini naturalmente adatti ai ruoli, nei ricchi quartieri residenziali a loro noti.
La loro prima reazione a Gimenez è stato il riflesso della reazione dei loro personaggi, ha detto la Murga. “Questo genere di ragazzi non vede le persone dal punto di vista umano, solo attraverso il filtro della classe sociale alla quale appartengono. Perciò la prima volta che hanno visto Juan è stato come in una scena del film, hanno avuto una reazione fisica. Ma non appena abbiamo cominciato a lavorare, trascorrendo insieme un sacco di tempo, si sono avvicinati molto”. Tuttavia, a riprova dell’analisi sociale fatta dalla regista nel film, una volta finite le riprese, i contatti tra Juan e il resto dei ragazzi è finito.
La Murga sta lavorando attualmente al fianco di Martin Scorsese nell’ambito della Rolex Mentor and Protégé Arts Initiative.


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