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HOOKED CATTURA IL PUBBLICO ALLA SUA PRIMA MONDIALE ALLE GIORNATE DEGLI AUTORI 30/08/2008
Hooked (Pescuit Sportiv), l’enigmatico primo lungometraggio del prolifico autore di cortometraggi e di film per la televisione, il regista romeno Adrian Sitaru, è stato molto ben accolto dal pubblico alla proiezione ufficiale di oggi. Il film non è solo l’interessante ritratto di una coppia sull’orlo di una possibile separazione, ma anche un interessante esercizio di stile: il film, girato tutto in soggettiva, alterna in modo fluido il punto di vista dei diversi personaggi.
Partiti con la loro auto per una gita in riva al lago, Mihai (Adrian Titieni) e Sweetie (Ioana Flora), che litigano e discutono animatamente, investono accidentalmente la prostituta Ana (Maria Dinulescu). Inizialmente convinti che sia morta, la trascinano in mezzo al bosco indecisi su cosa farne del corpo; ma Ana inaspettatamente si riprende e, apparentemente ignara di quanto accaduto, un po’ alla volta si insinua nella vita della coppia, mettendo a dura prova l’equilibrio di un rapporto già in crisi.
Sitaru ha lavorato a 16 stesure della sceneggiatura e ha impiegato tre anni per realizzare un film scarno e asciutto, per il quale ha detto di essere stato influenzato anche dal Dogma. Quando gli è stato chiesto perché ha deciso di non affrontare il tema del recente passato del suo paese, ha risposto “Non volevo raccontare i problemi politici del mio paese ma mostrare invece il comportamento della gente”.
Il direttore della fotografia Adrian Silisteanu ha spiegato a sua volta di avere avuto solo una telecamera mini-DV a disposizione, in quanto con nessuna macchina da presa HD o 35mm avrebbe potuto realizzare riprese con movimenti costanti a 360 gradi, coreografati assieme agli attori.
Maria Dinulescu ha aggiunto “Abbiamo fatto moltissime prove con la telecamera, una per ogni passo o movimento, perché non potevamo assolutamente permetterci alcuna improvvisazione”. Il fatto che il progetto fosse praticamente no-budget non è stato un problema, ha poi detto scherzando, in quanto“noi attori, dopo aver letto una sceneggiatura così buona, non abbiamo chiesto alcun compenso, e comunque non ce ne sarebbe stato nessuno a disposizione!”
Adrien Titieni ha chiuso l’incontro con un altro divertente commento: “I miei colleghi hanno detto esattamente quello che sento e che penso anch’io, perciò tutto quello che posso dire è che saluto Venezia e il Lido e che mi piacerebbe tornarci. Perciò se qualcuno qui può aiutarmi, che lo faccia”.
Sitaru sta attualmente sviluppando, con Cinefondation Residence, il suo prossimo film, che racconta una storia più personale sulla malattia di sua madre.
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