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IL MACHAN DI PASOLINI CONQUISTA I CUORI DEL LIDO 29/08/2008
Machan, il primo film da regista del produttore Uberto Pasolini (Palookaville, The Full Monty), è stato accolto oggi con una standing ovation da un Palalido gremito. Basato su una storia vera, il film racconta le peripezie di 23 cingalesi che mettono su una squadra di pallamano fittizia per partecipare ad un torneo in Baviera, per entrare così in Europa. Mescolando umorismo e dramma, il film ha fatto vibrare nel pubblico le corde giuste.
Pasolini ha raccontato che il progetto è il risultato di una combinazione di “arroganza, produzione e fortuna”. Quest’ultima sotto forma di un articolo capitato sotto i suoi occhi il giorno in cui metteva fine ad un progetto produttivo per un blockbuster al quale stava lavorando in Australia, dopo sette mesi di lavorazione. Machanavrebbe dovuto essere girato da un altro regista ma, continua Pasolini, “dopo aver lavorato allo sviluppo del film per sei mesi, ero troppo innamorato del progetto per lasciarlo a qualcun altro, e abbastanza arrogante da pensare di poterlo fare io stesso”.
Con lo sceneggiatore Ruwanthie De Chickera e il produttore cingalese Prasanna Vithanage è riuscito a dare autenticità sia ad una storia creata attorno alle esperienze e alle difficoltà delle persone incontrate nelle strade di Colombo, che ai personaggi che la animano e alla maggior parte dei dialoghi. Il film è girato in inglese e in Sinhala con un cast composto quasi interamente da attori non professionisti, con la sola eccezione del noto attore Mahendra Perera, arrivato al Lido insieme al collega Dharmapriya Dias.
Perera, che ha contribuito con la sua interpretazione a dare autenticità al film, ha detto del regista: “E’ riuscito a comprendere le nostre emozioni e la nostra cultura. E’ ormai praticamente un cingalese!” Chiarendo il fatto che Pasolini non parla Sinhala, Dias ha aggiunto: “La lingua non è stato un problema perché questo film ha a che vedere con le emozioni”.
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